Attaccapanni Ingresso: Come Scegliere il Modello Perfetto per il Tuo Spazio

L'attaccapanni ingresso è un elemento fondamentale per mantenere l'ordine e l'organizzazione nella tua casa. Non solo offre uno spazio dedicato per appendere giacche, cappotti e borse, ma contribuisce anche a creare un ambiente accogliente e funzionale. In questo articolo, esploreremo i diversi tipi di attaccapanni disponibili sul mercato e ti daremo alcuni consigli su come scegliere il modello perfetto per il tuo spazio.

 

Tipi di Attaccapanni Ingresso

Ci sono numerosi tipi di attaccapanni ingresso disponibili sul mercato, ognuno con le proprie caratteristiche e vantaggi. Ecco alcuni dei più popolari:

Attaccapanni a parete: Questi modelli si fissano direttamente alla parete e sono ideali per spazi ridotti o corridoi stretti. Sono disponibili in diversi materiali e stili, come legno, metallo e plastica.

Attaccapanni a colonna: Questi attaccapanni sono dotati di una base stabile e di una colonna verticale con ganci a diverse altezze. Sono perfetti per ambienti più ampi e possono ospitare numerosi capi d'abbigliamento.

Attaccapanni da terra: Questi modelli indipendenti offrono una soluzione versatile e spesso più economica. Sono disponibili in una vasta gamma di stili e materiali, tra cui legno, metallo e plastica.

 

Attaccapanni a mobile

Un mobile attaccapanni ingresso è progettato per ottimizzare lo spazio disponibile e migliorare l'organizzazione nella tua casa. Ecco alcune delle principali caratteristiche di questo tipo di arredo:

Ganci per appendere: Un mobile attaccapanni ingresso è dotato di ganci integrati, che permettono di appendere facilmente giacche, cappotti, borse e altri accessori. Questo aiuta a mantenere l'area d'ingresso ordinata e senza ingombro.

Ripiani e cassetti: Oltre ai ganci, un mobile attaccapanni ingresso offre spesso ripiani e cassetti aggiuntivi, ideali per riporre scarpe, ombrelli, guanti e altri oggetti. Questo permette di avere tutto a portata di mano e di massimizzare lo spazio disponibile.

Design versatile: I mobili attaccapanni ingresso sono disponibili in una vasta gamma di stili, materiali e colori. Puoi scegliere tra modelli moderni e minimalisti, oppure optare per un design più classico e tradizionale. Questo ti permette di trovare il mobile che si integra perfettamente con l'arredamento della tua casa.

 

Come Scegliere l'Attaccapanni Ingresso Ideale

Prima di acquistare un attaccapanni ingresso, tieni presente questi fattori:

Dimensioni e spazio disponibile: Valuta lo spazio a tua disposizione e scegli un modello che si adatti alle dimensioni dell'ingresso. Se hai poco spazio, opta per un attaccapanni a parete. Se hai più spazio, un attaccapanni a colonna o da terra potrebbe essere la soluzione ideale.

Stile e design: Scegli un attaccapanni che si integri perfettamente con lo stile e l'arredamento della tua casa. Puoi optare per un design moderno e minimalista, oppure per un modello più tradizionale e classico.

Capacità e funzionalità: Valuta quanti capi d'abbigliamento e accessori devi appendere e scegli un attaccapanni che offra abbastanza ganci e spazio. Un attaccapanni con ripiani aggiuntivi può essere utile per riporre scarpe e altri oggetti.

Materiali e qualità: Opta per un attaccapanni realizzato con materiali di alta qualità, che garantiscano durata e resistenza nel tempo. Legno e metallo sono tra i materiali più popolari e resistenti.

 

Conclusione

In conclusione, scegliere l'attaccapanni ingresso giusto per il tuo spazio è fondamentale per mantenere l'ordine e l'organizzazione nella tua casa. Tenendo conto delle dimensioni, dello stile, della capacità e dei materiali, potrai trovare il modello che si adatta perfettamente alle tue esigenze e all'arredamento della tua casa. Se stai cercando un'opzione di alta qualità e dal design elegante, ti consigliamo di visitare Milani Home per scoprire il loro fantastico mobile attaccapanni ingresso Bisca, un'ottima soluzione per dare un tocco di stile e funzionalità al tuo ingresso.

Quali sono i migliori serramenti?

Iniziamo dal presupposto che l’acquisto di una finestra è una scelta importante, in quanto si tratta di una costruzione che durerà nel tempo e che condizionerà la tua vita quotidiana. Quando si tratta di scegliere la finestra, bisogna considerare diversi aspetti. Innanzitutto, la scelta deve garantire un design di qualità, che valorizzi l’ambiente, sia interno che esterno. Una finestra ben progettata può trasformare una stanza in modo significativo, senza compromettere la sua funzionalità. In secondo luogo, è necessario valutare la qualità dei materiali. Gli infissi di qualità devono avere una buona resistenza all’acqua, al vento e alla luce solare, in modo da preservare la durata degli infissi. Infine, è necessario considerare l’efficienza energetica. Gli infissi ben progettati sono in grado di isolare termicamente ed acusticamente l’ambiente, contribuendo a mantenere un ambiente confortevole. Quando si è pronti a scegliere una finestra, è necessario considerare attentamente tutti i fattori.

Quando scegliere gli infissi in PVC

Le finestre in PVC sono una scelta di grande qualità per le case moderne. Esse offrono isolamento e un design minimalista, che ben si adatta all’estetica contemporanea. Il PVC bianco è una delle tonalità più apprezzate, ma esistono anche opzioni con effetto legno. Con i profili in PVC è possibile personalizzare forme e accessori, come le VMC integrate. Non c’è da stupirsi che sempre più persone scelgano finestre in PVC, alla ricerca di una soluzione di qualità che soddisfi le loro esigenze moderne. Una finestra in PVC è una scelta di grande valore, adatta a chi desidera una casa all’avanguardia.

Perché scegliere gli infissi in alluminio

Gli infissi in alluminio danno un tocco di modernità e lucentezza alla tua casa. La loro resistenza all’umidità e all’intemperie, le loro proprietà isolanti e la loro durata nel tempo ne fanno una scelta saggia. Essi possono essere prodotti con varie finiture e colori, offrendo una vasta gamma di scelte per abbinare l’arredamento esistente. Gli infissi in alluminio sono duraturi, resistenti, leggeri e facili da pulire. Inoltre, sono conformi alle normative sull’isolamento acustico e termico. La scelta di infissi in alluminio è una scelta di stile, di resistenza, di funzionalità e di modernità. Una scelta che darà alla tua casa un tocco di lusso e di eleganza. La scelta di infissi in alluminio è una decisione che renderà più bella la tua casa, e allo stesso tempo renderà più efficiente l’isolamento termico ed acustico. Una scelta vincente.

Perché scegliere gli infissi in legno

Finestre in legno, con la loro bellezza naturale, sono in grado di armonizzare qualsiasi arredo. La loro eleganza è unica, non c’è niente di uguale. Il loro carattere speciale viene esaltato da antiche stanze, pareti rivestite di legno e persino da soffitti con travi a vista. Il legno, materiale naturale, è altamente resistente e flessibile, permettendo di modellare diverse forme. Questo è un grande vantaggio, in quanto ci consente di personalizzare le nostre finestre, per adattarle perfettamente al design della nostra casa. Inoltre, il legno è anche un ottimo isolante termico ed acustico. Grazie alle moderne tecnologie, anche la manutenzione del legno è molto più semplice rispetto al passato. Le vernici di qualità più recenti hanno una maggiore durata, garantendo una protezione duratura alle nostre finestre. In conclusione, scegliere finestre in legno vuol dire scegliere un materiale che trasmette calore e storia, un materiale naturale in grado di armonizzare qualsiasi arredo, garantendo al contempo ottimi risultati termici ed acustici, con una manutenzione più semplice.

Come isolare termicamente la casa con le tapparelle giuste

Le tapparelle di una casa vengono solitamente considerate un elemento di protezione efficace contro le intrusioni. Sono però importanti anche per l'isolamento termico e acustico e contribuiscono al risparmio energetico e quindi alla riduzione dei consumi di gas o elettricità.
In un periodo come quello che stiamo vivendo, contrassegnato da instabilità economica e dagli aumenti dei costi dell'energia, sapere come isolare termicamente la casa con le tapparelle giuste è utile a contrastare il caro bollette e ad aumentare il comfort abitativo.
Secondo i dati di Arera il gas a novembre è aumentato del 13,7% con ripercussioni sulle spese domestiche per l'energia e andando ulteriormente ad aggravare la percentuale di aumenti durante tutto l'anno. Bisogna dunque tutelarsi anche con investimenti su impianti e sistemi efficienti. Tra questi scegliere un infisso con prestazioni ad alta efficienza è molto conveniente. 
Vedremo in questo articolo come scegliere la tapparella più adatte per isolare le abitazioni e quali sono i consigli per trarne ogni vantaggio.
 

Come isolare la casa con le tapparelle

Quando si parla di isolamento termico si fa riferimento a due funzioni in particolare: rendere gli interni delle abitazioni confortevoli e salubri e ridurre i consumi dell'energia, con l'obiettivo di avere un risparmio in bolletta e una riduzione delle emissioni nell'atmosfera. Per ottenere questi risultati è necessario non solo scegliere modelli di tapparelle realizzati con materiali isolanti e dotati di tecnologie pensate per tale scopo, ma bisogna anche isolare i cassonetti in cui ci sono avvolgibili e tutte le componenti che fanno parte dell'installazione della tapparella.
Coibentare un cassonetto ad esempio può abbassare del 66% le perdite energetiche. La coibentazione si effettua anche per le tapparelle e va ad isolare due ambienti che sono sottoposti a diverse temperature. In questo caso parliamo di una parte esposta agli agenti atmosferici e un'altra rivolta verso l'interno della casa.
Nella scelta di una tapparella per isolare termicamente una casa, bisogna poi valutare materiale, modalità di apertura e funzionalità.

Le tapparelle giuste per l'isolamento termico

In commercio ci sono tapparelle realizzate con diversi materiali. Le più richieste sono quelle in PVC e alluminio e acciaio. Quest'ultime sono particolarmente indicate per l'isolamento ma anche per una forte resistenza all'intrusione e possono essere anche blindate. Prima di installare questa tipologia di tapparelle, si consiglia di valutare pro e contro degli avvolgibili in alluminio, perché sono esteticamente molto validi, ma sono più pesanti e più costosi rispetto ad altre tipologie.
Il PVC è invece un materiale plastico molto resistente e con un ottimo rapporto qualità/prezzo che garantisce anche un buon grado di isolamento.
Tra le tapparelle più giuste per l'isolamento termico ci sono le tapparelle avvolgibili su misura, che sono anche le più diffuse. Si adattano perfettamente alle misure dell'infisso da coprire e sia in alluminio sia in pvc possono essere coibentate per un maggiore isolamento termico.
Altro modello molto richiesto e pensato per garantire una maggiore privacy, è la tapparella orientabile, che si inclina a seconda delle esigenze e può essere anche gestita con un sistema elettrico per ridurre la fatica dell'apertura e avere un grado di gestione dell'inclinazione più preciso. Va inoltre ricordato che il 36% del costo totale dell'installazione delle tapparelle per protezione solare o isolamento termico si può detrarre dalla dichiarazione dei redditi.

Ristrutturare un bagno: guida al rinnovo di un vecchio spazio

È probabile che rinnovare un bagno sia un'enorme priorità se hai preso in affitto una proprietà d’epoca. Raramente questa stanza era stata oggetto di molta attenzione dai precedenti proprietari. In questi giorni, invece, ci aspettiamo molto dai nostri bagni. Non solo vogliamo che svolgano un ruolo pratico, ma ci piace anche che siano santuari calmanti e riposanti. Un bagno freddo e mal attrezzato inizia e finisce la giornata con una nota negativa, mentre un bagno ben attrezzato ha il potere di aiutarti a sentirti riposato o rilassato come nessun altro spazio della casa. I lavori di ristrutturazione del bagno possono sembrare piuttosto scoraggianti rispetto all'abbellimento di altre stanze – dopotutto, ci sono tutti i tipi di compiti coinvolti e le competenze necessarie. Il riscaldamento, l'impianto idraulico, l'impianto elettrico sono tutti coinvolti, per non parlare delle decisioni relative alla scelta dei sanitari e degli ottoni giusti: infatti un bagno richiede competenze specialistiche più di qualsiasi stanza quando si ristruttura una casa . 

Quanto costa una ristrutturazione del bagno?

Il costo medio di ristrutturazione del bagno è di circa 3500 €, ma i costi ovviamente varieranno a seconda di dove ti trovi,, della finitura che scegli e delle dimensioni del tuo progetto di ristrutturazione del bagno . L'aggiornamento dello spazio non costerà tanto quanto il rimodellamento o la riconfigurazione della disposizione del bagno poiché lo spostamento dei cumuli di terra e delle tubazioni può essere costoso. Lavorare da soli, come piastrellare, dipingere o posare pavimenti, ridurrà ulteriormente i costi. Un idraulico dovrebbe impiegare dai due ai tre giorni per rimuovere il tuo vecchio bagno e ristrutturare quello nuovo, che costerà circa 1.000 €. Se stai prendendo in considerazione un piastrellista, un piccolo bagno impiegherebbe da uno a tre giorni e costerebbe tra 400 € e 1000 €.

Come si progetta un layout del bagno?

Dovresti iniziare dando un'occhiata alla disposizione del tuo bagno esistente, inclusi sanitari, finestre, porte, tubazioni e radiatori/portasciugamani. Annota quali aree dello spazio desideri modificare o conservare durante la ristrutturazione del bagno.

Poni alcune domande come:  

  • Cosa non funziona?
  • Chi lo userà?
  • C'è spazio per una doccia separata?
  • È possibile aggiungere più spazio per il bagno ?
  • Vuoi un bagno di famiglia migliore ?

Se cerchi piccole idee per il bagno , pensa all'introduzione di lavabi e mobili sospesi. Apre lo spazio del pavimento creando l'illusione che la stanza sia più grande di quello che è. Tieni presente che i sanitari sospesi spesso necessitano di lavori di rinforzo per garantire che siano fissati in modo sicuro, quindi potrebbero influire sul budget. Cassette a scomparsa, rubinetti a parete e servizi igienici sospesi richiedono pareti con montanti per adattarsi al funzionamento in modo che siano nascoste alla vista. A volte si inseriranno nella cavità di una parete divisoria con montanti, ma spesso sarà necessario costruire una partizione con montanti, il che aumenterà il costo della ristrutturazione di un bagno.

Ora è il momento di definire esattamente ciò che vuoi dallo spazio. Aiuterà anche ad avviare conversazioni con costruttori e aziende di bagni su ciò che desideri e quale lavoro sarà necessario per raggiungerlo rispetto al rispetto del tuo budget.

Mantenere la stessa disposizione del bagno ridurrà al minimo la quantità di lavoro necessario e quindi il costo per farlo. Se sei soddisfatto della configurazione attuale e manterrai l'impianto idraulico in posizione, il design è molto più semplice. Avrai già il layout in parte fatto. Pensa a come creare un bagno più funzionale con la configurazione che hai. Ad esempio, pensa alle idee per la doccia walk-in, se non ne hai già una, o guarda come potresti inserire ripiani integrati, un termoarredo o un riscaldamento a pavimento.

Come si ristruttura un bagno?

Rimodellare un bagno durante la ristrutturazione ti dà la possibilità di giocare con il design dello spazio. Ad esempio, unendo un WC e un bagno separati o rimuovendo una caldaia o un serbatoio dell'acqua da un armadio per liberare più spazio. Ma rimodellamento significa anche più lavoro. L'impianto idraulico dovrà spostarsi per adattarsi al nuovo layout durante la ristrutturazione di un bagno, quindi pensa a quale impatto avrà sul design e sul budget. Il tuo piano di layout tornerà utile qui. Prestare particolare attenzione alle tubazioni e al camino. È importante stabilire dove si trova tutto e dove va tutto in modo da poter essere sicuri che il nuovo layout funzionerà. Ad esempio, può essere costoso spostare una catasta di terra, quindi spesso può pagare per lasciare il gabinetto dove si trova. Puoi discutere del trasferimento di impianti idraulici/condutture in fase di progettazione con il tuo idraulico e costruttore.

Come livellare i pavimenti del bagno?

Pareti traballanti e pavimenti irregolari spesso affiorano durante la ristrutturazione di un bagno, specialmente nelle proprietà più vecchie. Una volta che i pavimenti sono stati strappati e le piastrelle scheggiate, fai controllare le superfici per vedere se è necessario intonacare le pareti o i pavimenti del massetto prima che le superfici finite vengano posate. Questa è spesso un'area in cui viene speso un fondo di emergenza perché non sai cosa c'è sotto finché non riveli tutto! Sicuramente non vuoi che le tue bellissime idee per i pavimenti del bagno vengano rovinate da un sottofondo irregolare.

Programma dei lavori di ristrutturazione del bagno

Sebbene tutti i progetti di ristrutturazione del bagno abbiano requisiti diversi, tende a esserci un certo ordine in cui le attività vengono eseguite al fine di garantire che si svolgano senza intoppi.

Un tipico programma di lavori per un nuovo bagno è più o meno questo:

  • Valuta le tue esigenze
  • Decidi chiaramente il tuo budget
  • Fai una valutazione di costi e benefici anche con una ditta di ristrutturazioni specializzata in questo genere di lavori
  • Scegli sanitari, ottone e raccorderia
  • Rimuovere il vecchio bagno
  • Per prima cosa aggiustare l'impianto idraulico e l'impianto elettrico
  • Vengono installati rivestimenti o altri rivestimenti
  • Viene posato il pavimento del bagno (assicurarsi che il vecchio pavimento sopporterà il peso di eventuali nuovi bagni)
  • Sanitari installati e mobili montati fissati in posizione
  • Seconda correzione elettrica
  • Decorazione finale

Secondo Più bagni(si apre in una nuova scheda), la ristrutturazione media del bagno richiede due settimane.

Come rendere una casa ecosostenibile? Suggerimenti pratici per riqualificare un’abitazione

Negli ultimi anni il tema della sostenibilità ambientale è diventato sempre più centrale e di attualità. E la sostenibilità riguarda anche il settore immobiliare: ovviamente per quel che riguarda le nuove costruzioni vengono già utilizzate tecniche costruttive e materiali che permettono alle case di essere ecosostenibili. Ma è possibile fare molto anche per riqualificare abitazioni che hanno già qualche anno e renderle maggiormente “compatibili” con l’ambiente che ci circonda.

Vediamo insieme alcune idee che possono trasformare la nostra casa in versione ecosostenibile: senza dimenticare che molte di queste strategie ci permettono anche di risparmiare sulle spese legate ai consumi, in particolare quelli energetiche.

 

Come rendere una casa ecosostenibile? Attenzione al consumo energetico

Il consumo di energia per alimentare gli elettrodomestici, riscaldare e raffreddare su un’abitazione è non solo una delle voci che più incidono sui conti delle famiglie, ma anche che sono maggiormente importanti nell’ottica dell’ecosostenibilità. Infatti per produrre energia elettrica e per il riscaldamento delle abitazioni vengono normalmente utilizzati dei combustibili fossili, che sono dannosi per l’ambiente.

Gli interventi che sono maggiormente efficaci per rendere ecosostenibile un’abitazione sono quelli di efficientamento energetico, in particolare quelli che vanno ad agire sull’isolamento della casa rispetto all’esterno. In particolare, il cosiddetto “cappotto” permette di isolare l’abitazione dal caldo e dal freddo, diminuendo in modo significativo il consumo energetico. Si tratta ovviamente di un intervento strutturale molto importante (e costoso).

La sostituzione degli infissi, soprattutto se già risalenti nel tempo, è una soluzione meno invasiva e altrettanto efficace: gli infissi di nuova generazione sono in grado di isolare la casa dal freddo e dal caldo, oltreché dai rumori che possono provenire dall’esterno.

Molto utile è anche scegliere un sistema di riscaldamento ecologico: in particolare sono da preferire le stufe a pellet oppure quelle a biomassa. Entrambi questi sistemi di riscaldamento infatti utilizzano come combustibile, rispettivamente, gli scarti del legno e materiali organici di origine animale o vegetale, evitando la dispersione di questi materiali nell’ambiente e diminuendo moltissimo le emissioni inquinanti.

 

Le soluzioni ecosostenibili per l’illuminazione

Le lampadine a led sono la soluzione migliore per illuminare l’ambiente diminuendo il consumo energetico e quindi rendendo più ecosostenibile la nostra casa. Si tratta di lampadine di lunga durata ed è possibile scegliere fra diversi tipi di luce (calda, fredda o neutra) a seconda delle diverse necessità. E non dimentichiamo di spegnere le luci quando non servono, sfruttando al massimo l’illuminazione naturale durante il giorno.

Anche scegliere delle tinte chiare per le pareti può aiutarci a risparmiare sull’illuminazione: a patto di scegliere sempre delle vernici che siano ecologiche, che hanno un impatto ambientale inferiore. Si tratta di una scelta utile anche per la nostra salute, perché questo tipo di vernice è a base di composti organici volatili e priva di piombo.

 

Una casa ecosostenibile? Sfruttare le energie rinnovabili

Quando è possibile la scelta di fonti rinnovabili per la produzione di energia è sempre la migliore: e possiamo farlo anche per la nostra abitazione. La soluzione più semplice e più diffusa è quella dell’installazione di un impianto fotovoltaico domestico. Questi impianti hanno ormai dei costi accessibili e possono essere installati in maniera semplice praticamente ovunque.

La soluzione migliore è sicuramente quella di un impianto fotovoltaico ad accumulo, cioè dotato di batterie. Questo permette di immagazzinare l’energia prodotta in eccesso dall’impianto fotovoltaico durante il giorno, per poi poterle utilizzare durante le ore serali e notturne. Scegliendo la giusta potenza della batteria ed eseguendo le normali operazioni di manutenzione per mantenere l’impianto fotovoltaico in piena efficacia, con questo sistema è possibile arrivare ad azzerare la bolletta dell’energia (e in alcuni casi guadagnare anche qualche euro con la cessione dell’energia prodotta in eccesso alla rete di distribuzione nazionale).

 

L’importanza dei materiali per una casa ecosostenibile

La scelta dei materiali è molto importanti nell’ottica di rendere una casa ecosostenibile: lo abbiamo già visto con le vernici e con i combustibili da utilizzare. Anche i materiali che vengono utilizzati per l’isolamento della casa devono essere ecocompatibili: il materiale ecocompatibile per eccellenza, in legno, è anche quello che garantisce i migliori risultati a livello di isolamento termico e acustico.

 

Il ruolo della domotica per una casa ecosostenibile

Una tecnologia avanzata come quella domotica può giocare un ruolo molto importante nel trasformare una casa in ottica ecosostenibile. Quando si parla di domotica, si intendono tutte quelle tecnologie che vengono applicate ai dispositivi di uso quotidiano per migliorare la qualità della vita all’interno dell’abitazione.

Questo tipo di impianti domestici “intelligenti” possono essere completamente regolati e gestiti da remoto, e questo permette di ottimizzare al massimo i consumi in un’ottica di ecosostenibilità. Basta pensare agli elettrodomestici: oltre a scegliere dei modelli che appartengono alle classi energetiche migliori, se questi sono anche “smart” diventa possibile organizzare al meglio la loro programmazione, requisito indispensabile per un utilizzo degli stessi che sia realmente sostenibile.

Lo stesso può essere fatto per l’illuminazione e il riscaldamento o raffrescamento degli ambienti: una corretta programmazione permette di gestire al meglio tutti questi fattori, in modo da avere una casa confortevole da tutti i punti di vista, risparmiare sulle bollette e muoversi sempre più avanti lungo la strada dell’ecosostenibilità e della tutela dell’ambiente.

Minicase prefabbricate ecosostenibili: la rivoluzione delle “tiny house”

Le minicase prefabbricate ecosostenibili stanno diventando sempre più popolari anche in Italia: sulla scia delle “tiny house” americane, questi prefabbricati realizzati con tecnologie moderne, con cura nella scelta del materiali e delle finiture e con uno sguardo attento alla sostenibilità ambientale, sono destinate a diventare una realtà sempre più diffusa.

Questo in ragione del fatto che le minicase hanno una natura flessibile: possono quindi essere utilizzate sia in area urbana che in area rurale. Dobbiamo infatti dimenticare le vecchie case prefabbricate, che mancavano di design e, alcune volte, anche di comfort, e pensare invece a una casa confortevole e rifinita con cura. I materiali e le soluzioni tecniche per gli impianti sono pensate nell’ottica di un’ecosostenibilità spinta, in modo da arrivare a unità abitative in grado di produrre basse emissioni dannose per l’ambiente. 

 

Come sono realizzate le minicase prefabbricate ecosostenibili?

Quando si parla di minicase prefabbricate ecosostenibili si parla di vere e proprie unità abitative di piccole dimensioni (possono variare dai 10 ai 30 metri quadri, considerando i modelli più diffusi). Il fatto di essere prefabbricate permette di abbattere i costi e soprattutto i tempi di realizzazione. Queste mini case sono possono essere dotate di pannelli solari per essere autonome dal punto di vista energetico.

Inoltre il materiale maggiormente utilizzato per le minicase prefabbricate ecosostenibili è il legno: materiale naturale per eccellenza, presenta delle incredibili proprietà a livello di isolamente termico e persino acustico. Quindi queste minicase sono dotate anche di infissi ad alta efficienza: in questo modo è possibile utilizzarle sia durante la stagione calda che durante quella fredda. Inoltre è possibile prevedere un efficace isolamento esterno, costruito con materiali sostenibili, per migliorare il comfort dei locali interni.

Per quel che riguarda i sistemi di riscaldamento è possibile utilizzare sistemi elettrici oppure installare una stufa a pellet, a legno oppure a propano. Inoltre è possibile installare un sistema di raccolta di acqua piovana sul tetto, che può essere utilizzata per i servizi sanitari. Per quel che riguarda gli scarichi, questi possono essere connessi a un servizio fognario, se presente, oppure a un sistema di raccolta.

La scelta dei materiale e le tecniche di realizzazione permettono di ottenere delle minicase prefabbricate assolutamente ecosostenibili, con un bassissimo impatto a livello ambientale.

 

Quanto costano le minicase prefabbricate ecosostenibili?

Il costo, insieme ai tempi di realizzazione, è uno dei grandi vantaggi che presentano le minicase ecosostenibili. Ovviamente bisogno tenere conto di diversi fattori, in primo luogo le dimensioni, per poi considerare gli eventuali collegamenti a reti elettriche, idrauliche e fognarie e le finiture interne della casa stessa: tutto questo concorre a determinare il prezzo finale.

Per avere un’idea dell’ordine di spesa, una casa di circa 15 metri quadri con finiture standard e predisposizione per collegamenti elettrici e idraulici può costare dai 20.000 ai 30.000 euro. Ovviamente il prezzo può salire nel caso si scelgano soluzioni tecnologiche o finiture particolari. I materiali con cui queste minicase sono fabbricate sono in massima parte e anche questo fattore è importante ai fini della sostenibilità ambientale.

Importante è poi considerare  i costi relativi all’arredamento delle minicase prefabbricate: infatti sono necessari specifici arredamenti realizzati su misura, in modo da sfruttare al meglio ogni spazio disponibile. Alcuni arredi possono essere a scomparsa e poi si possono prevedere degli appositi sostegni a cui sistemare sedie e tavolo quando non sono utilizzati. Tavoli e sedie che devono ovviamente essere pieghevoli, sia per una questione di spazio, sia per poter essere trasportati nella zona esterna alla casa, oppure, se presente, nell’eventuale terrazzo o veranda.

 

Cosa occorre per installare una minicasa prefabbricata? Permessi e lavori propedeutici

Per prima cosa, per installare una minicasa prefabbricata, è necessario avere a disposizione uno spazio sufficientemente ampio. Si deve in ogni caso trattare di un terreno edificabile: infatti, per la normativa italiana, l’installazione di una casa prefabbricata è parificata alla costruzione di una classica casa in muratura.

Per questo occorre informarsi presso il Comune all’interno del quale si vuole installare una casa prefabbricata se ci siano particolari limiti o vincoli da rispettare. Inoltre andrà prodotta tutta la documentazione necessaria, sempre al Comune, da cui si dovrà ottenere una regolare concessione edilizia. Andrà predisposto un progetto da parte di un tecnico qualificato e fra i documenti necessari da produrre per ottenere l’autorizzazione all’installazione di una minicasa prefabbricata vi sono anche:

  • relazione geologica del terreno di costruzione;
  • relazione e piani generali e operativi sicurezza del cantiere;
  • comunicazione al Comune di inizio e fine lavori;
  • comunicare direttore dei lavori;
  • deposito del progetto al Genio Civile.

Dovranno poi essere previsti degli scavi per la gettata delle fondamenta a cui la casa prefabbricata andrà ancorata e per gli impianti (tubature dell’acqua, eventuale scarico in fogna, allaccio alla rete elettrica), salvo che la minicasa prefabbricata sia completamente autonoma da questo punto di vista.

La parete attrezzata in cartongesso

La parete attrezzata oggi è una parte integrante dell’arredamento di casa, sul mercato si possono trovare diversi modelli tra cui scegliere. Nel momento in cui si vuole fare e arredare una parete attrezzata ci si deve rivolgere ad esperti come Veri Affari, clicca qui per ulteriori informazioni. Vediamo come costruire ed arredare una parete attrezzata in cartongesso.

Come costruire una parete attrezzata in cartongesso

La parete attrezzata in cartongesso è tipica dell’edilizia leggera, particolarmente consigliata nei momenti nei casi di ristrutturazione. Il cartongesso viene utilizzato per la sua grande flessibilità e leggerezza che lo rendono ottimale per arredare i vari ambienti della casa. Nel momento in cui si decide di installare una parete attrezzata di cartongesso bisogna partire dalle basi rispettando quelle che sono le fasi della costruzione.

Questa si divide in quattro fasi:

  • Installazione del telaio che la base della parete
  • Applicazione dei pannelli che verranno profilati in base al progetto
  • Stuccatura delle giunzioni per non lasciare spazi
  • Rifinitura finale del lavoro

La prima cosa da fare quando si comincia a lavorare è posizionare il telaio della nostra parete, che va ancorato poi con l’obiettivo di avere stabilità. Il fissaggio della parete viene fatto solitamente al soffitto, mentre i vari pannelli necessari vengono fissati con viti e tasselli. In un secondo momento vanno sistemate le imperfezioni i vari pannelli devono essere omogenee e poi vengono tinteggiate per avere una parete moderna in cartongesso.

Vengono poi aggiunti vari accessori come le mensole e l’illuminazione che può essere installata all’interno della stessa parete.

Tipologie di parete attrezzata in cartongesso

Ci sono diversi tipi di parete attrezzata che possono essere realizzate con il cartongesso, scopriamo quali sono. Una delle più utilizzate sono quelle con la presenza di un camino, che permettono di andare a recuperare delle opere di ristrutturazione. La parete in cartongesso attrezzata permette di adattare lo spazio alla struttura del camino in maniera molto agevole. Un’altra sua peculiarità è la sua forte resistenza al calore che la rendono particolarmente adatta per il camino, si consiglia però sempre di prendere tutte le varie precauzioni.

Le più utilizzate sono le pareti in cartongesso per le tv, queste vanno a rappresentare la parte centrale dell’arredamento e hanno bisogno di una programmazione e una costruzione fatta al dettaglio. Queste tipologie di parete hanno un design moderno ed accattivante e si sposano perfettamente con i vari elementi di arredamento già presenti. Una parete attrezzata strutturata per la tv può contenere delle mensole e delle strutture interne a supporto.

Come tagliare l’erba in modo perfetto

Come tagliare l’erba in modo perfetto e rendere il tuo giardino meraviglioso? Scoprilo in questo articolo.

Per eseguire un taglio di erba perfetto non è sufficiente dotarsi del giusto tagliaerba che puoi facilmente trovare su sito come Robottagliaerbatopit ma devi anche conoscere le tecniche più giuste e idonee per organizzare il lavoro e ottenere un risultato impeccabile. In questo articolo abbiamo deciso di darti qualche dritta per rendere il taglio dell’erba perfetto e realizzare un giardino meraviglioso.

Come avere un buon manto d’erba?

Se vuoi avere un buon manto d’erba devi prendertene cura nel modo giusto. Il primo passo da compiere è stabilire una routine di manutenzione ed entrare nell’ottica che il tuo giardino ha bisogno del taglio erba almeno una volta ogni 10 giorni, sia nella bella stagione che in inverno. Questo permetterà all’erba di crescere sana e in salute, eviterai di avere sterpaglie e fili d’erba bruciati o secchi a causa delle intemperie. Considera che l’altezza di taglio più giusta è generalmente di 4 cm nelle zone soleggiate, mentre in quelle all’ombra può arrivare anche a 6 o 7, è importante però non superare i 10 cm.

Trova il giusto taglia erba

Il passo successivo è quello di acquistare il giusto tagliaerba che fa per te. In commercio ne troviamo davvero tanti diversi e ognuno di loro risponde a delle esigenze. Il tagliaerba più giusto è quello in grado di rispondere a tutte le tue necessità.

La perfetta manutenzione

Per eseguire una corretta manutenzione serve prestare attenzione ad alcuni fattori ecco quali:

  • Il taglio dell’erba è da eseguire su erba asciutta sempre, mai tagliare quando l’erba è bagnata o umida.
  • Il periodo migliore per tagliare l’erba è nel pomeriggio preferibilmente nelle ore più fresche, considera che alcuni tagliaerba sono a spinta quindi sarai tu stesso a doverlo spingere per tutto il tuo giardino e non credo che farlo all’ora di pranzo o nelle ore calde sia gradevole.
  • Mantiene un taglio lineare e prosegui sempre verso un’unica direzione per creare un manto uniforme.
  • Utilizza delle lame perfettamente affilate per ottenere un taglio perfetto.

Dopo il taglio erba per rendere il tuo giardino perfetto dovrai pulirlo adeguatamente. Ciò comporta che dovrai eliminare l’erba tagliata, quindi procurati un rastrello e raccogli l’erba in dei sacchi. Smaltiscila nel modo corretto e regala al tuo giardino lo splendore che merita di avere.

SUV: elettrico, termico o ibrido?

Forse non tutti lo sanno, ma il SUV può essere anche elettrico: i nuovi modelli offrono una buona autonomia, prestazioni più che convincenti, e prezzi finalmente alla portata di un pubblico più ampio. Alle prese con l'acquisto di un nuovo SUV, la prima domanda che ci dobbiamo porre riguarda proprio la motorizzazione. Da questa dipendono praticità di esercizio, consumi ed emissioni. Di questi tempi, soprattutto le ultime due voci non possono essere ignorate.

Anche le colonnine di ricarica sono facilmente reperibili in città e lungo le arterie extraurbane principali. Una buona parte di automobilisti tuttavia mostra ancora un certo scetticismo verso le auto elettriche in genere. Da una parte ci sono dei preconcetti duri a morire, dall'altra argomentazioni razionali e facilmente riscontrabili nella quotidianità.

Pro e contro

Attualmente possiamo recarci in concessionario per scegliere tra SUV elettrici, ibridi o endotermici. Cerchiamo di analizzare pro e contro di ciascuna categoria.

Elettrici

Lo stato dell'arte dell'evoluzione in ambito automotive. Sulla carta, i SUV elettrici garantiscono elevata efficienza, zero emissioni e accelerazioni brillanti. Il felice mix è dovuto alla natura stessa del loro propulsore: un moderno motore sincrono può vantare un'efficienza prossima al 90%.

Questo significa che quasi tutta l'energia assorbita si trasforma in lavoro utile, cioè movimento. Il restante 10% viene disperso sotto forma di calore e attrito tra le componenti. Una percentuale esigua rispetto a quanto avviene nei motori a combustione, per loro natura molto più complessi da un punto di vista meccanico.

Questo tipo di propulsore dispone del massimo della coppia già a zero giri, e conserva le massime prestazioni per gran parte del suo arco di funzionamento. Ecco spiegate le incredibili accelerazioni di cui gli EV sono capaci.

Le emissioni zero sono il terzo aspetto che gioca a favore dei veicoli elettrici in generale, consentendo la circolazione anche in presenza di blocchi del traffico, e in molte ZTL.

Un veicolo a batteria conviene se si ha la possibilità di ricaricarlo con una certa frequenza, inoltre l'autonomia varia in funzione della temperatura ambiente e del tipo di percorso che si affronta. In città e nei percorsi tortuosi l'autonomia è massima perché la frenata rigenerativa sottopone la batteria a frequenti cicli di carica.

In condizioni di guida costante al contrario, la riserva energetica tenderà a consumarsi più in fretta. Le lunghe trasferte autostradali rappresentano ancora un piccolo limite per le auto elettriche in generale, che dovranno fermarsi più spesso per fare rifornimento.

Ibridi

Con i SUV ibridi raggiungiamo un certo equilibrio in molte condizioni di funzionamento. L'autonomia è estesa grazie al motore elettrico e a quello termico che possono funzionare insieme, o singolarmente. Anche questa tecnologia in autostrada mostra un'autonomia non sempre ottimale, col motore termico che interviene per aggirare il problema.

Nelle altre condizioni di guida l'utilizzo è versatile, con consumi ridotti ed elevati doti di efficienza energetica. Allo stato attuale i SUV ibridi sembrerebbero essere il miglior compromesso per chi abita in zone poco servite da una capillare diffusione di colonnine per la ricarica.

Benzina e diesel

I motori endotermici sembrano quasi appartenere al passato, se confrontati con lue tecnologie appena descritte. I propulsori a benzina o diesel tuttavia continuano e essere la prima scelta da parte di una larga fetta di pubblico.

L'affidabilità e la praticità di utilizzo continuano a fare gola a molti, oltre al prezzo d'acquisto che gioca ancora a loro vantaggio. Trattandosi di tecnologie più che consolidate, i costi di produzione risultano certamente inferiori rispetto ai più moderni ed efficienti SUV elettrici.

I motori endotermici tuttavia non possono competere con gli elettrici in quanto a efficienza e, in taluni casi, prestazioni, soprattutto se installati su veicolo con massa e dimensioni importanti, come nel caso dei SUV. La necessità del cambio di velocità inoltre rende l'intera architettura decisamente più complessa e costosa da manutenere: con ogni probabilità, si tratta di una tecnologia destinata a sparire.

Per questo motivo, acquistare un SUV elettrico appare oggi una soluzione lungimirante. I costruttori stanno investendo somme ingenti per portare questa tecnologia alla portata di tutti, e tra non molto i prezzi al pubblico si abbasseranno drasticamente.

Cucine di qualità: la lista dei migliori modelli 2022

Vuoi dare una rimodernata alla tua cucina ma non sai proprio quale scegliere? Comprendiamo la difficoltà, proprio perchè ne esistono davvero tantissime di qualità attualmente presenti sul mercato, in base alla fascia di prezzo che si intende mettere in budget per questo cambiamento.

Sono davvero tanti i modelli che possono essere considerati tra i meritevoli di attenzione, tuttavia alla base occorre interrogarsi sul proprio budget, ma anche sulle proprie necessità relative allo spazio in cui questa dovrà essere posizionata nella propria abitazione.

Vuoi scoprire dei dettagli in più in merito alla lista dei migliori modelli di cucine del 2022?  Ecco qualche recensione delle marche più meritevoli di attenzione e i modelli più in voga degli ultimi tempi.
 

Esiste una marca migliore di cucina?

Chi ha voglia di rinnovare il suo ambiente dedicato alla cucina lo saprà benissimo: bisogna mettere in conto un budget più alto di molti altri ambienti della casa, specialmente se si ha intenzione di avere dei prodotti di alta qualità.

C'è però da dire che è molto semplice confondersi le idee quando si trovano davvero tantissime marche che propongono delle cucine alla moda e di design, con delle differenti fasce di prezzo l'una dall'altra.

La differenziazione possiamo piuttosto individuarla relativamente alle cucine di facia alta, media e bassa, con i differenti brand che rappresentano tutte queste tipologie.
 

Quali sono le migliori marche di cucina e i migliori modelli del 2022 di ognuna?

Sono tantissimi i brand che mettono a disposizione dei clienti delle meravigliose cucine, curate in ogni loro singolo dettaglio. Abbiamo quindi realizzato per te una lista dei migliori modelli del 2022, analizzando differenti brand.

Iniziamo quindi col menzionare le Cucine Modulnova, con il suo iconico modello Blade Lab, realizzato su misura degli ambienti del cliente, in modo tale da fornire una forte attenzione al dettaglio. Per questa tipologia di cucina, possiamo considerare una fascia di prezzo abbastanza alta.

Possiamo poi menzionare le cucine Zappalorto, le quali possono essere integrate in una fasica media e il modello più famoso di quest'ultima è proprio la Giorgina laccata in piombo, perfetta in tantissimi ambienti.

Sempre in fascia media possiamo anche considerare le cucine Stosa, le quali sono studiate principalmente per gli open space, tuttavia sarà possibile anche riadattarle in ambienti chiusi. Tra le più popolari del brand non possiamo che parlare di Metropolis e Infinity, che hanno conquistato l'attenzione di tutti.
 

Conclusione

Abbiamo avuto modo di analizzare la questione delle migliori cucine attualmente sul mercato e più nello specifico dei modelli che in questi primi mesi del 2022 hanno conquistato l'attenzione sia da parte dei designer d'interni che da parte di tutti i clienti che hanno voluto cambiare l'aspetto della propria zona cucina.

Occorre dire che per ogni fascia di prezzo è presente una differente tipologia di cucina, ognuna valida quando si parla di marche più conosciute e raccomandabili, per cui non ti resta altro che informarti direttamente con i consulenti di ogni brand per poter avere delle pianificazioni precise sia relative alla scelta della cucina che ai costi.