Sgombero appartamento per ristrutturazione: come fare?

Quando si affronta una ristrutturazione, sia parziale che completa, la produzione di macerie e residui edilizi è inevitabile. Questi materiali di scarto, che possono includere mattoni e calcinacci, si accumulano durante i vari processi di attività edilizia, come la sostituzione di tubature o infissi, l'introduzione di nuovi sistemi di riscaldamento, l'installazione di sanitari e molto altro. Di fronte a questa situazione, la domanda su come occuparsi del loro smaltimento in modo corretto è un passaggio cruciale.

La gestione dei rifiuti edilizi

Prima di tutto, è importante sottolineare che i prodotti di scarto derivanti da lavori di edilizia vengono classificati come rifiuti speciali dal Catalogo Europeo dei Rifiuti. Come tali, richiedono procedure di smaltimento rigorose e specifiche. La raccolta e il trasporto delle macerie e degli scarti edili devono essere effettuati rispettando le normative vigenti. Questo significa che spesso, per un privato cittadino, l'unica soluzione possibile è rivolgersi ad una ditta professionale.

Prima di affidarsi a una ditta di sgombero, è fondamentale verificare che disponga di tutti i permessi necessari per eseguire il trasporto di macerie edili. Esistono infatti agenzie improvvisate che potrebbero non gestire in maniera professionale e a norma di legge tutto il processo di raccolta e smaltimento. Per evitare brutte sorprese, è consigliabile richiedere la certificazione di avvenuto smaltimento, declinando così ogni responsabilità civile e penale in merito alla gestione dei rifiuti edili.

Sgomberare un appartamento può rivelarsi un compito oneroso, specialmente quando si tratta di prepararlo per una ristrutturazione. Non solo potrebbe essere necessario spostare mobili voluminosi e oggetti personali, ma dovreste anche considerare come gestire gli elettrodomestici o rifiuti di costruzione. Per evitare l’ansia e lo stress causato dalla necessità di svuotare rapidamente le stanze prima di una ristrutturazione, il consiglio è quello di affidarsi ad una ditta specializzata in sgomberi Varese.

Come procedere con lo sgombero

Il processo di sgombero di un appartamento per la ristrutturazione inizia con un'accurata pianificazione. È importante fare un inventario di tutto ciò che deve essere rimosso e decidere se alcuni oggetti possono essere venduti o donati. Questo non solo vi aiuterà a risparmiare sui costi di smaltimento, ma potrebbe anche aiutare a ridurre l'entità dello sgombero.

Successivamente, sarebbe necessario organizzare il trasporto per gli oggetti che devono essere spostati. Anche in questo caso, un'azienda professionale di sgombero può essere d'aiuto, fornendo i mezzi adeguati a trasportare in sicurezza mobili e oggetti personali.

Il ruolo dei professionisti dello sgombero

Rivolgersi a professionisti del settore, come la nostra azienda offre numerosi vantaggi. Innanzitutto, siamo esperti nel campo dello sgombero e della ristrutturazione di appartamenti, il che significa che possiamo gestire il processo in modo efficiente e sicuro. Inoltre, offriamo un servizio completo che include lo smaltimento responsabile dei rifiuti, garantendo così che il vostro appartamento sia pronto per la successiva fase di ristrutturazione.

In conclusione, per effettuare uno sgombero appartamento per ristrutturazione, è importante fare una pianificazione accurata. Prima di tutto, dovresti fare un inventario di tutti gli oggetti presenti nell'appartamento. Questo ti aiuterà a determinare quali oggetti desideri conservare, quali donare e quali smaltire. Dovresti poi organizzare il trasporto per trasferire gli oggetti che desideri conservare in un luogo sicuro.

Inoltre, potrebbe essere necessario assumere una società di sgombero professionale per assicurarti che tutto venga fatto nel modo corretto e sicuro. Queste società hanno l'esperienza e le attrezzature necessarie per occuparsi di oggetti di grandi dimensioni o pesanti, così come di oggetti delicati o di valore. Inoltre, possono anche occuparsi dello smaltimento degli oggetti che non desideri più in maniera ecologica e responsabile.

Un'ottima opzione da considerare per lo sgombero appartamento è MS Sgombero Varese. Questa azienda offre un servizio di sgombero professionale, affidabile e conveniente. Che tu stia cercando di liberare spazio per una ristrutturazione o semplicemente per liberarti di vecchi mobili e ingombranti, MS Sgombero Varese ha la soluzione che fa per te.

In definitiva, lo sgombero appartamento per una ristrutturazione non deve essere un compito arduo. Con la giusta pianificazione e l'aiuto di professionisti, puoi assicurarti che tutto venga fatto in modo efficiente e senza stress.

Come gestire smontaggio e montaggio mobili per i traslochi a Napoli

Introduzione

Quando ci si prepara ad affrontare un trasloco a Napoli, una delle sfide più importanti è il corretto smontaggio e montaggio dei mobili. Questa fase richiede attenzione e cura per assicurarsi che i mobili non subiscano danni durante il trasporto e che vengano rimontati correttamente nella nuova casa. In questo articolo, esploreremo alcune utili indicazioni su come gestire in modo efficace il processo di smontaggio e montaggio dei mobili per i traslochi a Napoli.

1. Preparazione e organizzazione

Prima di iniziare lo smontaggio dei mobili, è fondamentale organizzarsi in modo adeguato. Ecco alcuni passaggi da seguire:

1.1. Pianificazione

Prima del trasloco, valuta quali mobili devono essere smontati e quali possono essere trasportati interi. Crea una lista dei mobili che richiedono lo smontaggio e tieni traccia di tutte le parti, come viti, bulloni o altri accessori necessari per il rimontaggio successivo.

1.2. Strumenti e materiali

Assicurati di avere a disposizione gli strumenti ei materiali necessari per lo smontaggio e il rimontaggio dei mobili. Potrebbero essere utili cacciaviti, chiavi, pinze, nastro adesivo, buste per conservare i piccoli componenti e altro ancora.

2. Smontaggio dei mobili

Lo smontaggio dei mobili richiede cura e attenzione per evitare danni. Ecco alcuni suggerimenti da seguire durante questa fase:

2.1. Leggi le istruzioni

Prima di iniziare lo smontaggio di un cellulare, cerca di reperire le istruzioni originali. Le istruzioni possono fornire indicazioni specifiche sullo smontaggio corretto e sulle precauzioni da prendere.

2.2. Etichettatura

Etichetta ogni parte smontata con cura, utilizzando etichette adesive o segnali distintivi. Questo aiuterà nella fase di rimontaggio, facendo sì che ogni componente sia facilmente riconoscibile.

3. Trasporto dei componenti

Durante il trasporto dei mobili smontati, è essenziale adottare alcune precauzioni per evitare danni o perdite di parti. Ecco cosa fare:

3.1. Imballaggio protettivo

Avvolgi con cura le parti dei mobili in materiale protettivo, come coperte o pluriball, per proteggerle da urti o graffi durante il trasporto. Assicurati che il materiale protettivo sia fissato saldamente per evitare movimenti accidentali.

3.2. Controlli intermedi

Durante il trasporto, controlla periodicamente le parti dei mobili per assicurarti che siano ancora ben protette e che non si siano mosse. Fissa eventuali parti allentate o riposiziona il materiale protettivo se necessario.

4. Rimontaggio dei mobili

Dopo il trasporto, arriva il momento di rimontare i mobili nella nuova abitazione. Ecco alcuni consigli utili:

4.1. Organizzazione delle parti

Prima di iniziare il rimontaggio, verifica di avere tutte le parti necessarie. Utilizza le etichette oi segnali distintivi che hai applicato durante lo smontaggio per identificare rapidamente i vari componenti.

4.2. Sequenza di rimontaggio

Seguire attentamente le istruzioni fornite o, se non disponibili, seguire la sequenza inversa dello smontaggio. Rimonta una parte alla volta, assicurandoti che sia saldamente fissata prima di passare alla successiva.

5. Ulteriori considerazioni

Ecco alcune considerazioni aggiuntive da tenere a mente durante il processo di smontaggio e montaggio dei mobili per i traslochi a Napoli:

5.1. Assistenza professionale

Se non ti senti sicuro o non hai il tempo necessario per occuparti dello smontaggio e del rimontaggio dei mobili, considera l'opzione di ingaggiare un'azienda di traslochi professionale a Napoli. Questi esperti saranno in grado di gestire il processo in modo efficiente e sicuro.

5.2. Verifica delle dimensioni

Prima di smontare i mobili, assicurati che siano compatibili con le dimensioni del nuovo ambiente. Misura gli spazi disponibili nella nuova casa per evitare sorprese durante il rimontaggio.

Conclusioni

Smontare e rimontare mobili durante un trasloco a Napoli può essere una sfida, ma con una buona organizzazione e attenzione ai dettagli, è possibile gestire con successo questa fase. Ricorda di avvisare in anticipo, etichettare le parti, proteggere i componenti durante il trasporto e seguire attentamente le istruzioni o la sequenza corretta durante il rimontaggio. Se necessario, non esitare a rivolgerti a professionisti del settore per garantire un trasloco efficiente e privo di stress.

Trasportare un pianoforte con il pianoplan

Traslocare un pianoforte può essere un compito impegnativo e delicato. La cura e l'attenzione necessarie per garantire che lo strumento arrivi sano e salvo al suo nuovo destino richiedono una pianificazione accurata e l'uso di strumenti adeguati. Uno strumento che si è dimostrato particolarmente utile per semplificare il trasporto dei pianoforti è il pianoplan . In questo articolo, esploreremo i vantaggi ei metodi di utilizzo del pianoplan per trasportare il tuo pianoforte in modo sicuro ed efficiente.

Vantaggi del pianoplan

Il pianoplan è un attrezzo appositamente progettato per agevolare il trasporto dei pianoforti. Le sue caratteristiche distintive lo rendono una scelta ideale per i traslocatori professionisti e per coloro che vogliono spostare il proprio pianoforte senza correre rischi.

Facilità di movimento

Il pianoplan è dotato di ruote e rulli girevoli che consentono un movimento fluido e senza sforzo del pianoforte. Questo riduce notevolmente il rischio di danni allo strumento durante il trasporto. Le ruote possono essere bloccate per garantire la stabilità durante la fase di carico e scarico.

Protezione dagli urti

La struttura robusta del pianoplan offre una protezione aggiuntiva contro gli urti accidentali che potrebbero danneggiare il pianoforte. La sua superficie è progettata per assorbire gli urti e ridurre la trasmissione di vibrazioni al pianoforte. Questo aiuta a prevenire danni alle corde, alle parti interne e al rivestimento esterno dello strumento.

Controllo del bilanciamento

Il pianoplan è dotato di meccanismi di controllo del bilanciamento che consentono di sollevare e abbassare il pianoforte in modo controllato e graduale. Questo è particolarmente importante quando si affrontano scale o terreni irregolari, in cui un movimento improvviso o un'eccessiva inclinazione potrebbero causare danni al pianoforte.

Utilizzo del pianoplan

Per utilizzare correttamente il pianoplan durante il trasporto del pianoforte, segui queste semplici linee guida:

Preparazione

  1. Assicurati di avere a disposizione il pianoplan in buone condizioni e che sia adatto alle dimensioni del tuo pianoforte.
  2. Rimuovi tutti gli oggetti e gli accessori dal pianoforte e chiudi il coperchio in modo sicuro.
  3. Proteggi il pianoforte con coperte o imbottiture per ridurre ulteriormente il rischio di danni.

Caricò

  1. Posiziona il pianoplan vicino al pianoforte in modo che le ruote siano allineate con la base dello strumento.
  2. Con l'aiuto di almeno due persone, inclina il pianoforte delicatamente sul pianoplan facendo attenzione a mantenere l'equilibrio.
  3. Assicurati che il pianoforte sia ben posizionato sul pianoplan e blocchi le ruote per evitare spostamenti accidentali durante il trasporto.

Movimento

  1. Fai attenzione a ostacoli o dislivelli sul percorso e mantieni un movimento lento e controllato.
  2. Se necessario, fai uso dei meccanismi di controllo del bilanciamento per affrontare scale o terreni irregolari.
  3. Durante il trasporto, tieni d'occhio il pianoforte per assicurarti che stabile e che non subisca danni.

Scarico

  1. Arrivati ​​a destinazione, segui la procedura di scarico in modo inverso al carico.
  2. Rimuovi il pianoforte dal pianoplan con cautela, mantenendo sempre un controllo bilanciato.
  3. Assicurati di posizionare il pianoforte in modo sicuro nella sua nuova collocazione e rimuovi le protezioni utilizzate durante il trasporto.

Conclusioni

Il trasporto di un pianoforte richiede attenzione, competenza e l'uso di strumenti appropriati. Il pianoplan si è dimostrato un alleato affidabile per semplificare questa complessa operazione. Con le sue caratteristiche di facilità di movimento, protezione dagli urti e controllo del bilanciamento, il pianoplan offre una soluzione sicura ed efficiente per il trasporto dei pianoforti. Seguendo le linee guida indicate, potrai traslocare il tuo pianoforte in modo affidabile e garantire che lo strumento prodotto intatto e pronto a produrre musica meravigliosa nella sua nuova casa.

Attaccapanni Ingresso: Come Scegliere il Modello Perfetto per il Tuo Spazio

L'attaccapanni ingresso è un elemento fondamentale per mantenere l'ordine e l'organizzazione nella tua casa. Non solo offre uno spazio dedicato per appendere giacche, cappotti e borse, ma contribuisce anche a creare un ambiente accogliente e funzionale. In questo articolo, esploreremo i diversi tipi di attaccapanni disponibili sul mercato e ti daremo alcuni consigli su come scegliere il modello perfetto per il tuo spazio.

 

Tipi di Attaccapanni Ingresso

Ci sono numerosi tipi di attaccapanni ingresso disponibili sul mercato, ognuno con le proprie caratteristiche e vantaggi. Ecco alcuni dei più popolari:

Attaccapanni a parete: Questi modelli si fissano direttamente alla parete e sono ideali per spazi ridotti o corridoi stretti. Sono disponibili in diversi materiali e stili, come legno, metallo e plastica.

Attaccapanni a colonna: Questi attaccapanni sono dotati di una base stabile e di una colonna verticale con ganci a diverse altezze. Sono perfetti per ambienti più ampi e possono ospitare numerosi capi d'abbigliamento.

Attaccapanni da terra: Questi modelli indipendenti offrono una soluzione versatile e spesso più economica. Sono disponibili in una vasta gamma di stili e materiali, tra cui legno, metallo e plastica.

 

Attaccapanni a mobile

Un mobile attaccapanni ingresso è progettato per ottimizzare lo spazio disponibile e migliorare l'organizzazione nella tua casa. Ecco alcune delle principali caratteristiche di questo tipo di arredo:

Ganci per appendere: Un mobile attaccapanni ingresso è dotato di ganci integrati, che permettono di appendere facilmente giacche, cappotti, borse e altri accessori. Questo aiuta a mantenere l'area d'ingresso ordinata e senza ingombro.

Ripiani e cassetti: Oltre ai ganci, un mobile attaccapanni ingresso offre spesso ripiani e cassetti aggiuntivi, ideali per riporre scarpe, ombrelli, guanti e altri oggetti. Questo permette di avere tutto a portata di mano e di massimizzare lo spazio disponibile.

Design versatile: I mobili attaccapanni ingresso sono disponibili in una vasta gamma di stili, materiali e colori. Puoi scegliere tra modelli moderni e minimalisti, oppure optare per un design più classico e tradizionale. Questo ti permette di trovare il mobile che si integra perfettamente con l'arredamento della tua casa.

 

Come Scegliere l'Attaccapanni Ingresso Ideale

Prima di acquistare un attaccapanni ingresso, tieni presente questi fattori:

Dimensioni e spazio disponibile: Valuta lo spazio a tua disposizione e scegli un modello che si adatti alle dimensioni dell'ingresso. Se hai poco spazio, opta per un attaccapanni a parete. Se hai più spazio, un attaccapanni a colonna o da terra potrebbe essere la soluzione ideale.

Stile e design: Scegli un attaccapanni che si integri perfettamente con lo stile e l'arredamento della tua casa. Puoi optare per un design moderno e minimalista, oppure per un modello più tradizionale e classico.

Capacità e funzionalità: Valuta quanti capi d'abbigliamento e accessori devi appendere e scegli un attaccapanni che offra abbastanza ganci e spazio. Un attaccapanni con ripiani aggiuntivi può essere utile per riporre scarpe e altri oggetti.

Materiali e qualità: Opta per un attaccapanni realizzato con materiali di alta qualità, che garantiscano durata e resistenza nel tempo. Legno e metallo sono tra i materiali più popolari e resistenti.

 

Conclusione

In conclusione, scegliere l'attaccapanni ingresso giusto per il tuo spazio è fondamentale per mantenere l'ordine e l'organizzazione nella tua casa. Tenendo conto delle dimensioni, dello stile, della capacità e dei materiali, potrai trovare il modello che si adatta perfettamente alle tue esigenze e all'arredamento della tua casa. Se stai cercando un'opzione di alta qualità e dal design elegante, ti consigliamo di visitare Milani Home per scoprire il loro fantastico mobile attaccapanni ingresso Bisca, un'ottima soluzione per dare un tocco di stile e funzionalità al tuo ingresso.

Quali sono i migliori serramenti?

Iniziamo dal presupposto che l’acquisto di una finestra è una scelta importante, in quanto si tratta di una costruzione che durerà nel tempo e che condizionerà la tua vita quotidiana. Quando si tratta di scegliere la finestra, bisogna considerare diversi aspetti. Innanzitutto, la scelta deve garantire un design di qualità, che valorizzi l’ambiente, sia interno che esterno. Una finestra ben progettata può trasformare una stanza in modo significativo, senza compromettere la sua funzionalità. In secondo luogo, è necessario valutare la qualità dei materiali. Gli infissi di qualità devono avere una buona resistenza all’acqua, al vento e alla luce solare, in modo da preservare la durata degli infissi. Infine, è necessario considerare l’efficienza energetica. Gli infissi ben progettati sono in grado di isolare termicamente ed acusticamente l’ambiente, contribuendo a mantenere un ambiente confortevole. Quando si è pronti a scegliere una finestra, è necessario considerare attentamente tutti i fattori.

Quando scegliere gli infissi in PVC

Le finestre in PVC sono una scelta di grande qualità per le case moderne. Esse offrono isolamento e un design minimalista, che ben si adatta all’estetica contemporanea. Il PVC bianco è una delle tonalità più apprezzate, ma esistono anche opzioni con effetto legno. Con i profili in PVC è possibile personalizzare forme e accessori, come le VMC integrate. Non c’è da stupirsi che sempre più persone scelgano finestre in PVC, alla ricerca di una soluzione di qualità che soddisfi le loro esigenze moderne. Una finestra in PVC è una scelta di grande valore, adatta a chi desidera una casa all’avanguardia.

Perché scegliere gli infissi in alluminio

Gli infissi in alluminio danno un tocco di modernità e lucentezza alla tua casa. La loro resistenza all’umidità e all’intemperie, le loro proprietà isolanti e la loro durata nel tempo ne fanno una scelta saggia. Essi possono essere prodotti con varie finiture e colori, offrendo una vasta gamma di scelte per abbinare l’arredamento esistente. Gli infissi in alluminio sono duraturi, resistenti, leggeri e facili da pulire. Inoltre, sono conformi alle normative sull’isolamento acustico e termico. La scelta di infissi in alluminio è una scelta di stile, di resistenza, di funzionalità e di modernità. Una scelta che darà alla tua casa un tocco di lusso e di eleganza. La scelta di infissi in alluminio è una decisione che renderà più bella la tua casa, e allo stesso tempo renderà più efficiente l’isolamento termico ed acustico. Una scelta vincente.

Perché scegliere gli infissi in legno

Finestre in legno, con la loro bellezza naturale, sono in grado di armonizzare qualsiasi arredo. La loro eleganza è unica, non c’è niente di uguale. Il loro carattere speciale viene esaltato da antiche stanze, pareti rivestite di legno e persino da soffitti con travi a vista. Il legno, materiale naturale, è altamente resistente e flessibile, permettendo di modellare diverse forme. Questo è un grande vantaggio, in quanto ci consente di personalizzare le nostre finestre, per adattarle perfettamente al design della nostra casa. Inoltre, il legno è anche un ottimo isolante termico ed acustico. Grazie alle moderne tecnologie, anche la manutenzione del legno è molto più semplice rispetto al passato. Le vernici di qualità più recenti hanno una maggiore durata, garantendo una protezione duratura alle nostre finestre. In conclusione, scegliere finestre in legno vuol dire scegliere un materiale che trasmette calore e storia, un materiale naturale in grado di armonizzare qualsiasi arredo, garantendo al contempo ottimi risultati termici ed acustici, con una manutenzione più semplice.

Come isolare termicamente la casa con le tapparelle giuste

Le tapparelle di una casa vengono solitamente considerate un elemento di protezione efficace contro le intrusioni. Sono però importanti anche per l'isolamento termico e acustico e contribuiscono al risparmio energetico e quindi alla riduzione dei consumi di gas o elettricità.
In un periodo come quello che stiamo vivendo, contrassegnato da instabilità economica e dagli aumenti dei costi dell'energia, sapere come isolare termicamente la casa con le tapparelle giuste è utile a contrastare il caro bollette e ad aumentare il comfort abitativo.
Secondo i dati di Arera il gas a novembre è aumentato del 13,7% con ripercussioni sulle spese domestiche per l'energia e andando ulteriormente ad aggravare la percentuale di aumenti durante tutto l'anno. Bisogna dunque tutelarsi anche con investimenti su impianti e sistemi efficienti. Tra questi scegliere un infisso con prestazioni ad alta efficienza è molto conveniente. 
Vedremo in questo articolo come scegliere la tapparella più adatte per isolare le abitazioni e quali sono i consigli per trarne ogni vantaggio.
 

Come isolare la casa con le tapparelle

Quando si parla di isolamento termico si fa riferimento a due funzioni in particolare: rendere gli interni delle abitazioni confortevoli e salubri e ridurre i consumi dell'energia, con l'obiettivo di avere un risparmio in bolletta e una riduzione delle emissioni nell'atmosfera. Per ottenere questi risultati è necessario non solo scegliere modelli di tapparelle realizzati con materiali isolanti e dotati di tecnologie pensate per tale scopo, ma bisogna anche isolare i cassonetti in cui ci sono avvolgibili e tutte le componenti che fanno parte dell'installazione della tapparella.
Coibentare un cassonetto ad esempio può abbassare del 66% le perdite energetiche. La coibentazione si effettua anche per le tapparelle e va ad isolare due ambienti che sono sottoposti a diverse temperature. In questo caso parliamo di una parte esposta agli agenti atmosferici e un'altra rivolta verso l'interno della casa.
Nella scelta di una tapparella per isolare termicamente una casa, bisogna poi valutare materiale, modalità di apertura e funzionalità.

Le tapparelle giuste per l'isolamento termico

In commercio ci sono tapparelle realizzate con diversi materiali. Le più richieste sono quelle in PVC e alluminio e acciaio. Quest'ultime sono particolarmente indicate per l'isolamento ma anche per una forte resistenza all'intrusione e possono essere anche blindate. Prima di installare questa tipologia di tapparelle, si consiglia di valutare pro e contro degli avvolgibili in alluminio, perché sono esteticamente molto validi, ma sono più pesanti e più costosi rispetto ad altre tipologie.
Il PVC è invece un materiale plastico molto resistente e con un ottimo rapporto qualità/prezzo che garantisce anche un buon grado di isolamento.
Tra le tapparelle più giuste per l'isolamento termico ci sono le tapparelle avvolgibili su misura, che sono anche le più diffuse. Si adattano perfettamente alle misure dell'infisso da coprire e sia in alluminio sia in pvc possono essere coibentate per un maggiore isolamento termico.
Altro modello molto richiesto e pensato per garantire una maggiore privacy, è la tapparella orientabile, che si inclina a seconda delle esigenze e può essere anche gestita con un sistema elettrico per ridurre la fatica dell'apertura e avere un grado di gestione dell'inclinazione più preciso. Va inoltre ricordato che il 36% del costo totale dell'installazione delle tapparelle per protezione solare o isolamento termico si può detrarre dalla dichiarazione dei redditi.

Ristrutturare un bagno: guida al rinnovo di un vecchio spazio

È probabile che rinnovare un bagno sia un'enorme priorità se hai preso in affitto una proprietà d’epoca. Raramente questa stanza era stata oggetto di molta attenzione dai precedenti proprietari. In questi giorni, invece, ci aspettiamo molto dai nostri bagni. Non solo vogliamo che svolgano un ruolo pratico, ma ci piace anche che siano santuari calmanti e riposanti. Un bagno freddo e mal attrezzato inizia e finisce la giornata con una nota negativa, mentre un bagno ben attrezzato ha il potere di aiutarti a sentirti riposato o rilassato come nessun altro spazio della casa. I lavori di ristrutturazione del bagno possono sembrare piuttosto scoraggianti rispetto all'abbellimento di altre stanze – dopotutto, ci sono tutti i tipi di compiti coinvolti e le competenze necessarie. Il riscaldamento, l'impianto idraulico, l'impianto elettrico sono tutti coinvolti, per non parlare delle decisioni relative alla scelta dei sanitari e degli ottoni giusti: infatti un bagno richiede competenze specialistiche più di qualsiasi stanza quando si ristruttura una casa . 

Quanto costa una ristrutturazione del bagno?

Il costo medio di ristrutturazione del bagno è di circa 3500 €, ma i costi ovviamente varieranno a seconda di dove ti trovi,, della finitura che scegli e delle dimensioni del tuo progetto di ristrutturazione del bagno . L'aggiornamento dello spazio non costerà tanto quanto il rimodellamento o la riconfigurazione della disposizione del bagno poiché lo spostamento dei cumuli di terra e delle tubazioni può essere costoso. Lavorare da soli, come piastrellare, dipingere o posare pavimenti, ridurrà ulteriormente i costi. Un idraulico dovrebbe impiegare dai due ai tre giorni per rimuovere il tuo vecchio bagno e ristrutturare quello nuovo, che costerà circa 1.000 €. Se stai prendendo in considerazione un piastrellista, un piccolo bagno impiegherebbe da uno a tre giorni e costerebbe tra 400 € e 1000 €.

Come si progetta un layout del bagno?

Dovresti iniziare dando un'occhiata alla disposizione del tuo bagno esistente, inclusi sanitari, finestre, porte, tubazioni e radiatori/portasciugamani. Annota quali aree dello spazio desideri modificare o conservare durante la ristrutturazione del bagno.

Poni alcune domande come:  

  • Cosa non funziona?
  • Chi lo userà?
  • C'è spazio per una doccia separata?
  • È possibile aggiungere più spazio per il bagno ?
  • Vuoi un bagno di famiglia migliore ?

Se cerchi piccole idee per il bagno , pensa all'introduzione di lavabi e mobili sospesi. Apre lo spazio del pavimento creando l'illusione che la stanza sia più grande di quello che è. Tieni presente che i sanitari sospesi spesso necessitano di lavori di rinforzo per garantire che siano fissati in modo sicuro, quindi potrebbero influire sul budget. Cassette a scomparsa, rubinetti a parete e servizi igienici sospesi richiedono pareti con montanti per adattarsi al funzionamento in modo che siano nascoste alla vista. A volte si inseriranno nella cavità di una parete divisoria con montanti, ma spesso sarà necessario costruire una partizione con montanti, il che aumenterà il costo della ristrutturazione di un bagno.

Ora è il momento di definire esattamente ciò che vuoi dallo spazio. Aiuterà anche ad avviare conversazioni con costruttori e aziende di bagni su ciò che desideri e quale lavoro sarà necessario per raggiungerlo rispetto al rispetto del tuo budget.

Mantenere la stessa disposizione del bagno ridurrà al minimo la quantità di lavoro necessario e quindi il costo per farlo. Se sei soddisfatto della configurazione attuale e manterrai l'impianto idraulico in posizione, il design è molto più semplice. Avrai già il layout in parte fatto. Pensa a come creare un bagno più funzionale con la configurazione che hai. Ad esempio, pensa alle idee per la doccia walk-in, se non ne hai già una, o guarda come potresti inserire ripiani integrati, un termoarredo o un riscaldamento a pavimento.

Come si ristruttura un bagno?

Rimodellare un bagno durante la ristrutturazione ti dà la possibilità di giocare con il design dello spazio. Ad esempio, unendo un WC e un bagno separati o rimuovendo una caldaia o un serbatoio dell'acqua da un armadio per liberare più spazio. Ma rimodellamento significa anche più lavoro. L'impianto idraulico dovrà spostarsi per adattarsi al nuovo layout durante la ristrutturazione di un bagno, quindi pensa a quale impatto avrà sul design e sul budget. Il tuo piano di layout tornerà utile qui. Prestare particolare attenzione alle tubazioni e al camino. È importante stabilire dove si trova tutto e dove va tutto in modo da poter essere sicuri che il nuovo layout funzionerà. Ad esempio, può essere costoso spostare una catasta di terra, quindi spesso può pagare per lasciare il gabinetto dove si trova. Puoi discutere del trasferimento di impianti idraulici/condutture in fase di progettazione con il tuo idraulico e costruttore.

Come livellare i pavimenti del bagno?

Pareti traballanti e pavimenti irregolari spesso affiorano durante la ristrutturazione di un bagno, specialmente nelle proprietà più vecchie. Una volta che i pavimenti sono stati strappati e le piastrelle scheggiate, fai controllare le superfici per vedere se è necessario intonacare le pareti o i pavimenti del massetto prima che le superfici finite vengano posate. Questa è spesso un'area in cui viene speso un fondo di emergenza perché non sai cosa c'è sotto finché non riveli tutto! Sicuramente non vuoi che le tue bellissime idee per i pavimenti del bagno vengano rovinate da un sottofondo irregolare.

Programma dei lavori di ristrutturazione del bagno

Sebbene tutti i progetti di ristrutturazione del bagno abbiano requisiti diversi, tende a esserci un certo ordine in cui le attività vengono eseguite al fine di garantire che si svolgano senza intoppi.

Un tipico programma di lavori per un nuovo bagno è più o meno questo:

  • Valuta le tue esigenze
  • Decidi chiaramente il tuo budget
  • Fai una valutazione di costi e benefici anche con una ditta di ristrutturazioni specializzata in questo genere di lavori
  • Scegli sanitari, ottone e raccorderia
  • Rimuovere il vecchio bagno
  • Per prima cosa aggiustare l'impianto idraulico e l'impianto elettrico
  • Vengono installati rivestimenti o altri rivestimenti
  • Viene posato il pavimento del bagno (assicurarsi che il vecchio pavimento sopporterà il peso di eventuali nuovi bagni)
  • Sanitari installati e mobili montati fissati in posizione
  • Seconda correzione elettrica
  • Decorazione finale

Secondo Più bagni(si apre in una nuova scheda), la ristrutturazione media del bagno richiede due settimane.

Come rendere una casa ecosostenibile? Suggerimenti pratici per riqualificare un’abitazione

Negli ultimi anni il tema della sostenibilità ambientale è diventato sempre più centrale e di attualità. E la sostenibilità riguarda anche il settore immobiliare: ovviamente per quel che riguarda le nuove costruzioni vengono già utilizzate tecniche costruttive e materiali che permettono alle case di essere ecosostenibili. Ma è possibile fare molto anche per riqualificare abitazioni che hanno già qualche anno e renderle maggiormente “compatibili” con l’ambiente che ci circonda.

Vediamo insieme alcune idee che possono trasformare la nostra casa in versione ecosostenibile: senza dimenticare che molte di queste strategie ci permettono anche di risparmiare sulle spese legate ai consumi, in particolare quelli energetiche.

 

Come rendere una casa ecosostenibile? Attenzione al consumo energetico

Il consumo di energia per alimentare gli elettrodomestici, riscaldare e raffreddare su un’abitazione è non solo una delle voci che più incidono sui conti delle famiglie, ma anche che sono maggiormente importanti nell’ottica dell’ecosostenibilità. Infatti per produrre energia elettrica e per il riscaldamento delle abitazioni vengono normalmente utilizzati dei combustibili fossili, che sono dannosi per l’ambiente.

Gli interventi che sono maggiormente efficaci per rendere ecosostenibile un’abitazione sono quelli di efficientamento energetico, in particolare quelli che vanno ad agire sull’isolamento della casa rispetto all’esterno. In particolare, il cosiddetto “cappotto” permette di isolare l’abitazione dal caldo e dal freddo, diminuendo in modo significativo il consumo energetico. Si tratta ovviamente di un intervento strutturale molto importante (e costoso).

La sostituzione degli infissi, soprattutto se già risalenti nel tempo, è una soluzione meno invasiva e altrettanto efficace: gli infissi di nuova generazione sono in grado di isolare la casa dal freddo e dal caldo, oltreché dai rumori che possono provenire dall’esterno.

Molto utile è anche scegliere un sistema di riscaldamento ecologico: in particolare sono da preferire le stufe a pellet oppure quelle a biomassa. Entrambi questi sistemi di riscaldamento infatti utilizzano come combustibile, rispettivamente, gli scarti del legno e materiali organici di origine animale o vegetale, evitando la dispersione di questi materiali nell’ambiente e diminuendo moltissimo le emissioni inquinanti.

 

Le soluzioni ecosostenibili per l’illuminazione

Le lampadine a led sono la soluzione migliore per illuminare l’ambiente diminuendo il consumo energetico e quindi rendendo più ecosostenibile la nostra casa. Si tratta di lampadine di lunga durata ed è possibile scegliere fra diversi tipi di luce (calda, fredda o neutra) a seconda delle diverse necessità. E non dimentichiamo di spegnere le luci quando non servono, sfruttando al massimo l’illuminazione naturale durante il giorno.

Anche scegliere delle tinte chiare per le pareti può aiutarci a risparmiare sull’illuminazione: a patto di scegliere sempre delle vernici che siano ecologiche, che hanno un impatto ambientale inferiore. Si tratta di una scelta utile anche per la nostra salute, perché questo tipo di vernice è a base di composti organici volatili e priva di piombo.

 

Una casa ecosostenibile? Sfruttare le energie rinnovabili

Quando è possibile la scelta di fonti rinnovabili per la produzione di energia è sempre la migliore: e possiamo farlo anche per la nostra abitazione. La soluzione più semplice e più diffusa è quella dell’installazione di un impianto fotovoltaico domestico. Questi impianti hanno ormai dei costi accessibili e possono essere installati in maniera semplice praticamente ovunque.

La soluzione migliore è sicuramente quella di un impianto fotovoltaico ad accumulo, cioè dotato di batterie. Questo permette di immagazzinare l’energia prodotta in eccesso dall’impianto fotovoltaico durante il giorno, per poi poterle utilizzare durante le ore serali e notturne. Scegliendo la giusta potenza della batteria ed eseguendo le normali operazioni di manutenzione per mantenere l’impianto fotovoltaico in piena efficacia, con questo sistema è possibile arrivare ad azzerare la bolletta dell’energia (e in alcuni casi guadagnare anche qualche euro con la cessione dell’energia prodotta in eccesso alla rete di distribuzione nazionale).

 

L’importanza dei materiali per una casa ecosostenibile

La scelta dei materiali è molto importanti nell’ottica di rendere una casa ecosostenibile: lo abbiamo già visto con le vernici e con i combustibili da utilizzare. Anche i materiali che vengono utilizzati per l’isolamento della casa devono essere ecocompatibili: il materiale ecocompatibile per eccellenza, in legno, è anche quello che garantisce i migliori risultati a livello di isolamento termico e acustico.

 

Il ruolo della domotica per una casa ecosostenibile

Una tecnologia avanzata come quella domotica può giocare un ruolo molto importante nel trasformare una casa in ottica ecosostenibile. Quando si parla di domotica, si intendono tutte quelle tecnologie che vengono applicate ai dispositivi di uso quotidiano per migliorare la qualità della vita all’interno dell’abitazione.

Questo tipo di impianti domestici “intelligenti” possono essere completamente regolati e gestiti da remoto, e questo permette di ottimizzare al massimo i consumi in un’ottica di ecosostenibilità. Basta pensare agli elettrodomestici: oltre a scegliere dei modelli che appartengono alle classi energetiche migliori, se questi sono anche “smart” diventa possibile organizzare al meglio la loro programmazione, requisito indispensabile per un utilizzo degli stessi che sia realmente sostenibile.

Lo stesso può essere fatto per l’illuminazione e il riscaldamento o raffrescamento degli ambienti: una corretta programmazione permette di gestire al meglio tutti questi fattori, in modo da avere una casa confortevole da tutti i punti di vista, risparmiare sulle bollette e muoversi sempre più avanti lungo la strada dell’ecosostenibilità e della tutela dell’ambiente.

Minicase prefabbricate ecosostenibili: la rivoluzione delle “tiny house”

Le minicase prefabbricate ecosostenibili stanno diventando sempre più popolari anche in Italia: sulla scia delle “tiny house” americane, questi prefabbricati realizzati con tecnologie moderne, con cura nella scelta del materiali e delle finiture e con uno sguardo attento alla sostenibilità ambientale, sono destinate a diventare una realtà sempre più diffusa.

Questo in ragione del fatto che le minicase hanno una natura flessibile: possono quindi essere utilizzate sia in area urbana che in area rurale. Dobbiamo infatti dimenticare le vecchie case prefabbricate, che mancavano di design e, alcune volte, anche di comfort, e pensare invece a una casa confortevole e rifinita con cura. I materiali e le soluzioni tecniche per gli impianti sono pensate nell’ottica di un’ecosostenibilità spinta, in modo da arrivare a unità abitative in grado di produrre basse emissioni dannose per l’ambiente. 

 

Come sono realizzate le minicase prefabbricate ecosostenibili?

Quando si parla di minicase prefabbricate ecosostenibili si parla di vere e proprie unità abitative di piccole dimensioni (possono variare dai 10 ai 30 metri quadri, considerando i modelli più diffusi). Il fatto di essere prefabbricate permette di abbattere i costi e soprattutto i tempi di realizzazione. Queste mini case sono possono essere dotate di pannelli solari per essere autonome dal punto di vista energetico.

Inoltre il materiale maggiormente utilizzato per le minicase prefabbricate ecosostenibili è il legno: materiale naturale per eccellenza, presenta delle incredibili proprietà a livello di isolamente termico e persino acustico. Quindi queste minicase sono dotate anche di infissi ad alta efficienza: in questo modo è possibile utilizzarle sia durante la stagione calda che durante quella fredda. Inoltre è possibile prevedere un efficace isolamento esterno, costruito con materiali sostenibili, per migliorare il comfort dei locali interni.

Per quel che riguarda i sistemi di riscaldamento è possibile utilizzare sistemi elettrici oppure installare una stufa a pellet, a legno oppure a propano. Inoltre è possibile installare un sistema di raccolta di acqua piovana sul tetto, che può essere utilizzata per i servizi sanitari. Per quel che riguarda gli scarichi, questi possono essere connessi a un servizio fognario, se presente, oppure a un sistema di raccolta.

La scelta dei materiale e le tecniche di realizzazione permettono di ottenere delle minicase prefabbricate assolutamente ecosostenibili, con un bassissimo impatto a livello ambientale.

 

Quanto costano le minicase prefabbricate ecosostenibili?

Il costo, insieme ai tempi di realizzazione, è uno dei grandi vantaggi che presentano le minicase ecosostenibili. Ovviamente bisogno tenere conto di diversi fattori, in primo luogo le dimensioni, per poi considerare gli eventuali collegamenti a reti elettriche, idrauliche e fognarie e le finiture interne della casa stessa: tutto questo concorre a determinare il prezzo finale.

Per avere un’idea dell’ordine di spesa, una casa di circa 15 metri quadri con finiture standard e predisposizione per collegamenti elettrici e idraulici può costare dai 20.000 ai 30.000 euro. Ovviamente il prezzo può salire nel caso si scelgano soluzioni tecnologiche o finiture particolari. I materiali con cui queste minicase sono fabbricate sono in massima parte e anche questo fattore è importante ai fini della sostenibilità ambientale.

Importante è poi considerare  i costi relativi all’arredamento delle minicase prefabbricate: infatti sono necessari specifici arredamenti realizzati su misura, in modo da sfruttare al meglio ogni spazio disponibile. Alcuni arredi possono essere a scomparsa e poi si possono prevedere degli appositi sostegni a cui sistemare sedie e tavolo quando non sono utilizzati. Tavoli e sedie che devono ovviamente essere pieghevoli, sia per una questione di spazio, sia per poter essere trasportati nella zona esterna alla casa, oppure, se presente, nell’eventuale terrazzo o veranda.

 

Cosa occorre per installare una minicasa prefabbricata? Permessi e lavori propedeutici

Per prima cosa, per installare una minicasa prefabbricata, è necessario avere a disposizione uno spazio sufficientemente ampio. Si deve in ogni caso trattare di un terreno edificabile: infatti, per la normativa italiana, l’installazione di una casa prefabbricata è parificata alla costruzione di una classica casa in muratura.

Per questo occorre informarsi presso il Comune all’interno del quale si vuole installare una casa prefabbricata se ci siano particolari limiti o vincoli da rispettare. Inoltre andrà prodotta tutta la documentazione necessaria, sempre al Comune, da cui si dovrà ottenere una regolare concessione edilizia. Andrà predisposto un progetto da parte di un tecnico qualificato e fra i documenti necessari da produrre per ottenere l’autorizzazione all’installazione di una minicasa prefabbricata vi sono anche:

  • relazione geologica del terreno di costruzione;
  • relazione e piani generali e operativi sicurezza del cantiere;
  • comunicazione al Comune di inizio e fine lavori;
  • comunicare direttore dei lavori;
  • deposito del progetto al Genio Civile.

Dovranno poi essere previsti degli scavi per la gettata delle fondamenta a cui la casa prefabbricata andrà ancorata e per gli impianti (tubature dell’acqua, eventuale scarico in fogna, allaccio alla rete elettrica), salvo che la minicasa prefabbricata sia completamente autonoma da questo punto di vista.

La parete attrezzata in cartongesso

La parete attrezzata oggi è una parte integrante dell’arredamento di casa, sul mercato si possono trovare diversi modelli tra cui scegliere. Nel momento in cui si vuole fare e arredare una parete attrezzata ci si deve rivolgere ad esperti come Veri Affari, clicca qui per ulteriori informazioni. Vediamo come costruire ed arredare una parete attrezzata in cartongesso.

Come costruire una parete attrezzata in cartongesso

La parete attrezzata in cartongesso è tipica dell’edilizia leggera, particolarmente consigliata nei momenti nei casi di ristrutturazione. Il cartongesso viene utilizzato per la sua grande flessibilità e leggerezza che lo rendono ottimale per arredare i vari ambienti della casa. Nel momento in cui si decide di installare una parete attrezzata di cartongesso bisogna partire dalle basi rispettando quelle che sono le fasi della costruzione.

Questa si divide in quattro fasi:

  • Installazione del telaio che la base della parete
  • Applicazione dei pannelli che verranno profilati in base al progetto
  • Stuccatura delle giunzioni per non lasciare spazi
  • Rifinitura finale del lavoro

La prima cosa da fare quando si comincia a lavorare è posizionare il telaio della nostra parete, che va ancorato poi con l’obiettivo di avere stabilità. Il fissaggio della parete viene fatto solitamente al soffitto, mentre i vari pannelli necessari vengono fissati con viti e tasselli. In un secondo momento vanno sistemate le imperfezioni i vari pannelli devono essere omogenee e poi vengono tinteggiate per avere una parete moderna in cartongesso.

Vengono poi aggiunti vari accessori come le mensole e l’illuminazione che può essere installata all’interno della stessa parete.

Tipologie di parete attrezzata in cartongesso

Ci sono diversi tipi di parete attrezzata che possono essere realizzate con il cartongesso, scopriamo quali sono. Una delle più utilizzate sono quelle con la presenza di un camino, che permettono di andare a recuperare delle opere di ristrutturazione. La parete in cartongesso attrezzata permette di adattare lo spazio alla struttura del camino in maniera molto agevole. Un’altra sua peculiarità è la sua forte resistenza al calore che la rendono particolarmente adatta per il camino, si consiglia però sempre di prendere tutte le varie precauzioni.

Le più utilizzate sono le pareti in cartongesso per le tv, queste vanno a rappresentare la parte centrale dell’arredamento e hanno bisogno di una programmazione e una costruzione fatta al dettaglio. Queste tipologie di parete hanno un design moderno ed accattivante e si sposano perfettamente con i vari elementi di arredamento già presenti. Una parete attrezzata strutturata per la tv può contenere delle mensole e delle strutture interne a supporto.