Per un sistema a pavimento radiante serve sicuramente un certo spessore.
Quando questo non c’è, la soluzione migliore è un impianto a pavimento a secco, perché lo spessore richiesto è molto basso.
Se non sai di che si tratta ma sei interessato, continua a leggere questa piccola guida a riguardo.
I MOTIVI
Perché optare per un impianto a secco?
La motivazione è piuttosto semplice: spesso non si dispone dello spessore minimo per i pannelli radianti, ossia quelli tradizionali.
La prima cosa da tenere in considerazione è la legge: essa vieta di poter possedere ed installare i pannelli radianti classici in assenza di uno spessore minimo, ma permette un impianto di riscaldamento a pavimento a secco.
Cosa vuol dire? Semplice: vengono posati in assenza di massetto.
Questa tecnica rispetta ogni singolo punto della norma UNI-EN 1264, la quale definisce minuziosamente i requisiti per l’installazione dei sistemi radianti che vengono alimentati ad acqua a scopo di riscaldamento e raffreddamento.
Tale legge regola non solo ciò, ma anche gli standard di sicurezza e le tipologie di isolanti, di protezioni e di componenti edili utilizzati.
IMPIANTO RIBASSATO: COS'È E COME FUNZIONA
Come viene realizzato un sistema di riscaldamento a secco?
Per un sistema di riscaldamento tradizionale con pavimento radiante esistono due opzioni diverse per la posa dei pannelli:
- Posa a secco;
- Posa sul massetto.
Quella classica avviene sul massetto, ma con un pavimento spesso circa 15 cm, con altri 5 da prendere per una posa corretta.
In assenza di tutti questi cm, la soluzione è scegliere un impianto ribassato.
In questo caso, dove il massetto manca, le lastre verranno incastrate tra di loro senza utilizzo di calcestruzzo o altre pose simili, ma saranno i tubi dove l’acqua circola a scambiare il calore con la pavimentazione, in un ciclo diretto.
Per rendere tutto ciò possibile i pannelli sono generalmente realizzati in polistirene, con alloggiamenti per i tubi pre-sagomati.
Una volta posati, i pannelli vengono ricoperti con lastre di acciaio, sempre zincato, che consentono l’applicazione a colla del pavimento nel suo formato finale.
In questo modo viene garantito uno scambio di calore adeguato.
Il risparmio in termini di centimetri è considerevole e, soprattutto lì dove non si può ridurre l’altezza di un locale, questa posa appare l’unica soluzione efficiente.
Un’idea sempre più apprezzata, tanto da poter trovare in commercio pannelli ribassati o pavimenti in legno per il riscaldamento a pavimento a secco anche a partire da soli 15 mm e
PRO E CONTRO
Vantaggi e pecche di questo tipo di impianto
Il primo, grande, pro che riguarda questa tecnica è la soluzione offerta in assenza di massetto.
Ma esistono molti altri vantaggi, ossia:
- Spessore e peso ridotti;
- Bassa inerzia termica;
- Velocità di installazione.
Il primo punto, infatti, non riguarda solo lo spessore, ma anche il peso.
Il risparmio in termini di kg è notevole, con una riduzione tale da arrivare a soli 10 kg/mq.
Questo riesce a garantire installazioni in ambienti con altezze molto ridotte ed un tempo di posa rapidissimo. A volte bastano pochi giorni, soprattutto per le ristrutturazioni, dove esistono già scheletri di pavimentazioni precedenti.
L’inerzia termica, invece, non è altro che la capacità di riscaldarsi molto più celermente rispetto ad un impianto che concepisce la presenza del massetto.
In termini pratici, si parla di risparmio energetico, con una percentuale che si aggira intorno al 14%.
Tutto ciò è possibile grazie alla velocità di risposta della caldaia, sia in accensione che in spegnimento. Indicato, quindi, non solo per chi non dispone di altezza per la pavimentazione, ma anche per chi voglia risparmiare accendendo e spegnendo spesso il proprio riscaldamento.
Il principale svantaggio, invece, riguarda i prezzi dei singoli pannelli radianti.
Tuttavia, c’è da dire che la spesa iniziale viene bilanciata da un minor costo complessivo del lavoro.
In modo particolare, però, il maggior dispendio economico si realizza sul legno, perché la posa sul parquet è molto rischiosa e necessita di attenzioni particolari: sia dal punto di vista dell’installazione che da quello dei prodotti utilizzati.
I COSTI
Qual è il prezzo per un sistema di riscaldamento a secco?
Il costo varia e dipende da svariati fattori.
Tutto sommato, però, si può dire che i pannelli sottili si aggirano intorno ai 50 euro al mq, mentre gli ultra-sottili raggiungono i 100 euro.
La posa, invece, è stimata sui 120 euro al mq.
In ogni caso, appare necessario un sopralluogo per definire precisamente la spesa da sostenere: ogni pavimentazione è a sé ed i lavori devono essere eseguiti alla perfezione per evitare problemi in futuro.